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Risotto cacio e pepe con tartufo nero





Basta un piccolo tartufo per rendermi felice, e papà qualche giorno fa è tornato a casa con ben tre tartufini. 
Mamma mi ha insegnato a conservare i tartufi ben puliti nel riso, in un barattolo di vetro. In questo modo il riso si aromatizza, prende tutto il profumo del tartufo. L'unico problema è che così facendo il tartufo si asciuga eccessivamente diventando secco perciò è bene conservarlo così solo per pochi giorni.
 Il tartufo l'ho pulito prima con un pennello e una spazzolina così da eliminare tutta la terra e poi l'ho sciacquato con acqua corrente e asciugato bene.



INGREDIENTI: per 4 persone
320 gr di riso carnaroli
1 litro circa di acqua o brodo vegetale
un bicchiere di vino bianco
1 tartufo nero, 30/50 grammi
4/5 cucchiai di pecorino romano
50 gr di burro
pepe nero macinato
1 spicchio di cipolla
olio extravergine
sale

PROCEDIMENTO:
Per prima cosa bisogna avere a disposizione un brodino leggero, io per il risotto lo preparo con cipolla e carota o sedano. In alternativa va bene anche soltanto acqua bollente salata, l'importante è che sia bollente. Il secondo passo è quello di pulire il tartufo con una spazzola in modo da eliminare la terra e poi sciacquarlo con acqua corrente.
In un tegame far scaldare 3 cucchiai di olio con un cucchiaino di cipolla bianca tagliata sottilmente. Quando l'olio sarà caldo aggiungere il riso. Tostare per qualche minuto e poi sfumare con un bicchiere di vino bianco. Quando l'alcool sarà evaporato, aggiungere un mestolo di acqua bollente o brodo e continuare la cottura cosi, man mano che viene assorbita aggiungere l'altra, mescolando di tanto in tanto.
Nel frattempo che il riso cuoce potete grattugiare il pecorino, la quantità da utilizzare può variare a seconda dei gusti, così come il pepe.
Quando il riso sarà giunto a cottura, dopo circa 15 minuti, in base alla tipologia di riso,  spegnere la fiamma e mantecare con il burro, il pepe macinato e il pecorino. Lasciar riposare qualche minuto e poi portare in tavola completando con il tartufo affettato.

Spiedini di fave pancetta e pecorino




Finalmente sono riuscita a trovare le fave e non potevo non abbinarle alla pancetta e al pecorino.
Pancetta rigorosamente di Casa Ciarcia, Prosciuttificio Vittorio Ciarcia, e un pecorino beneventano, dolce e giovane.
Perfetti per uno sfizio prima di pranzo o un aperitivo gourmet con i vostri amici.

Fave, pancetta e pecorino


Se volete portare in tavola una merenda, un antipasto o un aperitivo diverso dal solito, maggio è il mese giusto per un bel tagliere di fave, pancetta e pecorino:
una delle tradizioni contadine più saporite e gustose, legate al periodo primaverile, quando avviene la raccolta delle fave.
Le fave, di un bel verde intenso, devono essere fresche appena raccolte, in modo tale da conservarne la dolcezza.
La pancetta "riserva di Casa Ciarcia", dal sapore deciso e delicato, lascia il palato asciutto per una sensazione di gusto pieno e gradevole.
Il pecorino dal gusto forte e caratteristico.
Tre alimenti messi insieme che necessitano di pane fatto in casa e sicuramente un buon bicchiere di vino rosso.


Spaghetti alla Carbonara



Il 6 aprile è la giornata nazionale della pasta alla carbonara: una delle ricette italiane più famose al mondo.
Ci sono due teorie circa le origini di questa ricetta: la più famosa sostiene che la pasta alla carbonara sia stata inventata durante la seconda guerra mondiale da un cuoco che all'arrivo dei soldati americani avrebbe utilizzato le loro razioni di uova e bacon per condire la pasta, aggiungendo infine pepe e formaggio per esaltarne il sapore. 
Secondo un’altra teoria, invece, la carbonara sarebbe l’evoluzione di un piatto di antiche origini laziali chiamato “cacio e ova” (formaggio e uova) di cui si cibavano i carbonari quando andavano nei boschi a fare il carbone. Da qui l'utilizzo del pepe nero che dovrebbe annerire la pasta al punto da farla sembrare ricoperta da polvere di carbone.

Per una carbonara perfetta ecco una lista dei miei NO:
NO pancetta
NO parmigiano
NO aglio 
NO cipolla
NO panna
NO olio
INGREDIENTI:
320gr di spaghetti
4 tuorli
100gr di pecorino
200gr di guanciale
sale e pepe

PROCEDIMENTO:
Cuocere gli spaghetti in acqua bollente salata.
Tagliare il guanciale a listarelle e farlo soffriggere in una padella senza aggiungere olio.
Sbattere i tuorli con il pecorino, aggiungere due cucchiai di cottura della pasta e una macinata di pepe nero.
Scolare gli spaghetti...al dente.
Versare gli spaghetti nella padella col guanciale e mescolare bene. Togliere la padella dal fuoco e aggiungere i tuorli sbattuti. Mescolare bene e per un risultato ancora più cremoso aggiungere altra acqua di cottura della pasta.